Bandiera Argentina

La Patagonia dei laghi

  
Per informazioni e richieste info@argentinaonline.it  
  A R G E N T I N A ...  
u n a  t e r r a  d i 
s e n s a z i o n i 
 La regione
  Mappa
  Rent a car
 ALLOGGIO
  Alberghi

Situazione Meteo
Perito Moreno



 Itinerari suggeriti
 Escursioni
 Visita virtuale
 Prodotti tipici
 Turismo specializzato
  Home Page
  Dove andare e cosa fare


BARILOCHE E LA REGIONE DEI LAGHI

I sette laghi

A circa 1.800 km a sudovest di Buenos Aires, a due ore d'aereo, nella punta meridionale della cordigliera patagonica, si trova l'area enorme dei parchi nazionali, conosciuta come "la regione dei laghi".
E' interamente occupata da laghi circondati da foreste di vari tipi di alberi sul cui sfondo spicca la catena delle Ande. In qualsiasi periodo dell'anno vale la pena di farci almeno una visita: in estate (dic-mar) é l'ideale per il campeggio, per le passeggiate e la pesca; durante l'inverno (giu-sett) é riservata allo sci e agli sport su ghiaccio. E' in quest'area che si trovano le città di San Martìn de los Andes, Villa La Angostura e Bariloche.
San Carlos de Bariloche, la città più importante della regione e la porta del sud, sorge sulla riva meridionale del lago Nahuel Huapi. Fu fondata nel 1895 da un pioniere che ricercava la leggendaria "Ciudad de los Césares" interamente costruita in oro e pietre preziose. Oggi è un importante centro sociale, culturale, di studi scientifici e un centro turistico internazionale con delle eccellenti infrastrutture, degli hotel di tutte le categorie e molte possibilità di scelta: Cerro Catedral (2.388m e 67 km di piste, a 24 km da Bariloche) per sciare, il Lago Nahuel Huapi per le escursioni all'isola Victoria e alla foresta di Arrayanes (una specie unica nel mondo), a Puerto Blest e Laguna Frías dove si ammira lo spettacolo quasi unico al mondo di una cascata sopra un lago; Valle Encantado, dove le pietre di tufo calcareo grazie all'erosione hanno assunto delle forme caratteristiche; il Ghiacciaio Tronador a 3.354 m. s.l.m., a 110 km da Bariloche e le cascate Los Alerces nel Parco Nazionale omonimo, dove si trovano degli alberi simili a sequoie alti fino a 70 m. La stagione sciistica dura da giugno fino ad ottobre e culmina con la Festa della neve; dalla metà di novembre alla metà di aprile é la stagione della pesca. I buongustai apprezzeranno senz'altro la cioccolata, i frutti di bosco in varie lavorazioni, la carne di cervo e di cinghiale, il pesce di acqua dolce.
Villa La Angostura é una cittadina molto piacevole distante 80 km da San Carlos de Bariloche e 110 km da San Martìn de los Andes, con ottime strutture turistiche, hotel e ristoranti, sulla sponda opposta del lago Nahuel Huapi; é la porta d'ingresso al Parque Nacional Los Arrayanes, una riserva di 1.100 ettari creata nel 1971 per proteggere questi alberi che arrivano fino a 15 m di altezza con un tronco di al massimo 40 cm di diametro.
La deliziosa strada dei Sette Laghi porta a San Martín de los Andes (200 km a nord di Bariloche), luogo turistico che conserva il fascino del villaggio, in una bella vallata sulle sponda del lago Lácar. Nelle vicinanze, a 13 km, c'è un importante stazione sciistica : quella di Chapelco, a 2.394 m di altezza, con 45 km di piste, equipaggiata per ogni tipo di sci. La stagione invernale va dal 20 giugno fino al 30 settembre; il resto dell'anno si può praticare il rafting (la discesa dei fiumi in barche pneumatiche). Da San Martín si raggiunge il Parque Nacional Lanín che confina a sud con il Nahuel Huapi e ad ovest con il Cile. Il clima è sempre mite, poichè non è molto alto. Nei suoi boschi, a circa 1000 m d'altezza, vive il cervo più piccolo del mondo, il pudú-pudú, che pesa quasi 10 kg ed è alto fino a 36 cm. E' una specie in estinzione ed attulmente è molto difficile vederlo in libertà.
I fiumi ed i laghi offrono agli sportivi innumerevoli possibilità dalla navigazione a remi su barche leggere e canoe, al windsurfing e al kayaking, dallo sci nautico al rafting. Chi ama la pesca può scegliere tra le varie modalità consentite, tenendo presente che la stagione adatta per la trota ed il salmone é da novembre ad aprile. La caccia é permessa con delle restrizioni per alcune speci protette, la stagione si apre ad aprile e chiude in agosto. Inoltre la regione é prediletta dai naturalisti per la possibilità di effettuare il trekking e l'andinismo. Lo sci è praticato sia in inverno (Cerro Catedral e Cerro Chapelco) che in estate (Cerro Tronador). A San Martin de los Andes esistono delle piste di pattinaggio sul ghiaccio.

LA REGIONE DEI GHIACCIAI

Parco Los Glaciares

Arrivati a Rio Gallegos, a 2 ore e 45 min. di volo da Buenos Aires, ci sono due modi possibili per raggiungere questa regione: 5 ore di macchina attraverso la tundra patagonica, oppure durante la stagione alta (ottobre-gennaio) in aereo fino a Calafate, un piacevole villaggio con delle ottime strutture turistiche, distante solo 50 km dal ghiacciaio Perito Moreno.
Posto all'interno del Parco Nacional de los Glaciares, una zona ad ovest di Santa Cruz dichiarata patrimonio naturale dell'umanità dall'UNESCO, il Perito Moreno é uno dei pochi ghiacciai al mondo in continua crescita. E' un imponente fiume di ghiaccio, largo 3 km e alto 50 m, che occupa parte dei 195 kmq del lago Argentino, e che scende lentamente dalla massa di ghiaccio continentale verso il Canal de los Témpanos.
Le vallate delle Ande rimbombano costantemente del rumore dei grandi blocchi di ghiaccio che si spezzano e precipitano bloccando il canale. Ogni quattro o cinque anni i turisti si radunano per osservare con il fiato sospeso l'incredibile esplosione della diga di ghiaccio, dovuta alla pressione dell'acqua. E' possibile vederlo e ascoltarlo a distanza molto ravvicinata grazie a dei passaggi ricavati sul ghiaccio e a gite organizzate in motoscafo o in elicottero.
E' anche possibile visitare, con un'escursione di un giorno su dei motoscafi di media grandezza, i ghiacciai Spegazzini, Upsala, uno dei fronti ghiacciati più ampi del mondo (8km), e Onelli, preceduto da una vallata con una tipica fauna locale, come il picchio e lo "zorzal".
Un'altra escursione interessante é a El Chaltèn, 220 km. a nord della città di El Calafate e 460 da Río Gallegos, raggiungibile in macchina o con i pullman che effettuano collegamenti di linea giornalieri. E' il punto di partenza per le attività di montagna, soprattutto al monte Torre e Fitz Roy, il più alto della Patagonia (3.375 m) dove si può fare il trekking da soli o con la guida, godendosi lo spettacolo del Lago Viedma.
Da Comodoro Rivadavia si può giungere in aereo alla città di Perito Moreno, a 60 km a sud della quale si arriva monumento storico nazionale Cueva de las Manos dove in alcune caverne si conservano delle pitture degli indigeni Tehuelches risalenti probabilmente a più di 9.000 anni fa, uno dei tesori della Patagonia che solamente i più avventurosi riescono a vedere. Si tratta soprattutto di mani umane in numero straordinario e di varamente dipinte e di alcune figure di guanachi accompagnati da figure umane in movimento.
A 248 km a sud della città di Comodoro Rivadavia (e a 187 km da Caleta Olivia) si giunge in macchina alla Riserva Nazionale dei Boschi Pietrificati, uno dei vasti giacimenti fossili dell'Argentina che è stato scoperto agli inizi del secolo. Si trova nel luogo che 150 milioni di anni fa ospitò una foresta di "araucarias", foresta sorta in condizioni climatiche completamente diverse dalle attuali, poichè ancora non esisteva la cordigliera delle Ande e i venti provenienti dal Pacifico spinsero sulla zona piogge copiose che resero possibile il formarsi di una vegetazione esuberante, con alberi alti da 70 a 100 m. In seguito ad un cataclisma che portò alla formazione della cordigliera delle Ande, il bosco rimase sepolto sotto la cenere e gli alberi si fossilizzarono
Oggi é un paesaggio fantasmagorico, quasi unico al mondo, perchè i resti degli alberi, alcuni dei quali sono lunghi 30 m e larghi più di 1, sono rimasti nel posto dov'erano.

Inviate commenti a: webmaster@argentinaonline.it
|Partire: come, quando e con chi |Dove andare e cosa fare | Reportage | Itinerari suggeriti |
(c) 2000. ArgentinaOnline (Tutti i diritti riservati)
ARGENTINA: QUANDO LA NATURA DIVENTA SPETTACOLO... ARGENTINA NATURALMENTE
I grandi fiumi Buenos Aires Il sole e le Ande La Patagonia del mare La Pampa ed il Centro