Ambasciata Argentina in Italia
Casa Argentina
Ha il piacere di invitare al brunch letterario della Casa Argentina
In questa occasione sarà presentato il libro:
Sette conversazioni con ADOLFO BIOY CASARES
di Fernando Sorrentino
a cura di María José Flores Requejo
Giovedì 3 aprile ore 13.00
Modera Laura Rizzo
Partecipano:
Ilaria Magnani – Università di Cassino
Armando Francesconi – Università di Macerata
Marco Solfanelli – Editore
Sarà presente l’autore
Fernando Sorrentino (Buenos Aires,
1942-), è autore di svariati volumi di racconti, da La regresión zoológica
(1969) a El crimen de San Alberto (2008), di un romanzo, Sanitarios
centenarios (1979), e di un racconto lungo, Crónica costumbrista (1996).
Sorrentino ha composto anche numerosi libri per l’infanzia e l’adolescenza.
Scrittore, ma anche esperto di letteratura argentina e spagnola, ha pubblicato
vari saggi sul tema e curato alcune antologie di narrativa. Fernando Sorrentino
ha inoltre pubblicato le sue interviste con due dei principali esponenti della
letteratura argentina del XX secolo: Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares.
La sua opera è stata tradotta in varie lingue.
Adolfo Bioy Casares (Buenos Aires,
1914-1999), dopo varie esperienze letterarie giovanili da lui “rinnegate”
pubblicò il suo primo romanzo importante, L’invenzione di Morel, nel
1940. Fino alla sua morte continuò a scrivere romanzi, racconti, miscellanee,
saggi, un dizionario e memorie. Durante la loro amicizia di una vita, annotò le
frequenti conversazioni che ebbe con Borges. Firmandosi con gli pseudonimi di
H. Bustos Domecq e B. Suárez Lynch, Bioy e Borges scrissero, quasi come un
divertissement letterario, cinque volumi di racconti.
Questo volume presenta per la prima
volta in Italia un’intervista estesa che l’autore argentino Fernando Sorrentino
ebbe con uno dei più grandi esponenti della letteratura argentina
contemporanea, Adolfo Bioy Casares. Le sette conversazioni fra i due
autori ebbero luogo durante “sette sabato mattina” nell’anno 1988 e furono
pubblicate in Argentina alcuni anni dopo, nel 1992. Sorrentino ebbe occasione
di intervistare anche Jorge Luis Borges nel 1974 e le sette conversazioni con
Borges furono tradotte in italiano nel 1999.
Le conversazioni con Bioy Casares non
solo fanno scorgere la straordinaria personalità dell’autore argentino ma
permettono anche di rivivere un’Argentina ed una Buenos Aires ormai scomparse,
come quando Bioy parla del Martín Fierro e dei gauchos, dei testi dei tanghi
“primitivi” e di quelli “canaglieschi” che non piacevano a Borges, delle
latterie e delle scuderie sul viale Quintana. Ricordi e osservazioni che nelle
sue parole assumono un tono non tanto nostalgico, quanto sociale, aneddotico,
umoristico. Il libro di Sorrentino offre al lettore una visione privilegiata e
quasi intima del pensiero di questo grande scrittore argentino del XX secolo.
FERNANDO SORRENTINO: Supponendo che
potessi sdoppiare la tua personalità e che, per un’enciclopedia, dovessi
scrivere la voce su Adolfo Bioy Casares. Cosa scriveresti?
ADOLFO BIOY CASARES: Be’, non è
facile...
F.S.: Oppure, cosa ti piacerebbe che
scrivesse uno storico della letteratura di te?
A.B.C.: Forse mi piacerebbe che
scrivesse che mi piaceva raccontare storie e che raccogliesse alcune
osservazioni mie che gli siano sembrate giuste o sentite. Mi piacerebbe che
riconoscesse questo nella mia opera. Senz’altro, tutti gli elogi che volesse
farmi sarebbero ben accetti. Non ne ho niente in contrario. Mentre ero in
Italia, una persona mi disse: “Lei è uno scrittore che non cerca la popolarità.
Allora perché accetta i premi?” Non cerco la popolarità, ma i premi mi fanno
molto piacere.
Casa Argentina
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