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Torres del Paine, Riserva della Biosfera Unesco, è stato chiuso per un incendio.
Oltre 8.500 mila ettari di vegetazione sono stati finora distrutti da un incendio che prosegue da tre giorni nel parco nazionale cileno di Torres del Paine, in Patagonia. Le autorità del Cile hanno ordinato giovedì notte la chiusura del parco e l’evacuazione di 400 turisti. Il presidente Sebastián Piñera ha dichiarato lo stato di calamità naturale, chiedendo aiuti internazionali per far fronte alle fiamme. Ha anche detto che potrebbero essere comunque necessarie alcune settimane per riportare la situazione sotto controllo. Il ministro dell’interno cileno, Rodrigo Hinzpeter, ha dichiarato che è molto probabile l’incendio «sia stato causato da una negligenza».
Il parco nazionale Torres del Paine si trova a oltre 2.000 chilometri dalla capitale Santiago, fu creato il 13 maggio del 1959 e l’Unesco l’ha dichiarato Riserva della Biosfera dal 1978. Il parco presenta una grande varietà di ambienti naturali: montagne (con cime alte fino a 3000 metri), vallate, fiumi, laghi e ghiacciai. L’area dove si è sviluppato il fuoco è una lingua rocciosa coperta di arbusti e circondata da foreste. I fattori che rendono la situazione complicata sono molti: si tratta infatti di una zona difficile da raggiungere, la vegetazione è secca a causa delle alte temperature degli ultimi giorni e il vento raggiunge anche i 120 chilometri orari.
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